IC VOLTA O EXPO 2015?                                 

“canta sent lé vinida setiman pasà?” O “Quanta gente è vegnì la setimana pasada?”.

“Cinquecento persone!” mi rispose una signora, la vidi solo di sfuggita, mi ricordo che era alta e vestita di nero, con i tacchi. Era bionda e aveva un vago accento tirolese. Mah... chissà chi era. Di certo fu la prima persona che incontrai e con cui parlai quella mattina, all' IC di Volta Mantovana. Quella signora andava piuttosto di fretta e dovetti mandare uno dei miei ragazzi a chiamarla indietro.

Ah giusto, mi sono dimenticato di dirvi chi sono: sono il capo della squadra di fattorini.Il viaggio in pulmino a Volta Mantovana è stato massacrante, tra le montagnone di pacchi, spero almeno che questi numerosi clienti siano collaborativi...Mentre pensavo a tutte queste cose venne verso di me colei che scoprii essere la preside. E mi sentii un po' come un alunno non molto diligente, con quel pacco in mano, mi disse in fretta di andare a depositarli in segreteria.  E sarei potuto andarmene, il mio compito era finito. Ma quella gara m'interessava troppo e ho voluto restare.

In più, volevo dimostrare solidarietà verso quei poveri finalisti. Iniziai a girare per la scuola, osservando le facce tese e spaesate di tutti quei matemandi. Non si conoscevano tra di loro, ma erano lì per un unico scopo: vincere. O almeno provarci. Vi era una moltitudine di facce, di ogni tipo: occhialuti, alti, bassi, medi, vere e proprie giraffe, visi pallidi, asiatici, africani. Perché la matematica è veramente universale, senza confini. Passai in rassegna tutti i concorrenti, almeno fino a quando non trovai il più basso, o meglio, la più bassa di tutti, e, di fianco a lei, la più vecchia di tutti.

Fino a quel momento c'era stato un chiasso incredibile, ma poi una pace incredibile scese sulla scuola. Non si sentiva una mosca, non una parola si sentiva per i corridoi: la gara era iniziata. Nel silenzio della scuola si potevano sentire i battiti dei cuori di tutti i 500 studenti.

Nelle orecchie sentivo il battito di quei 500 cuori, più il mio. E seguendo il ritmo di questo incessante battito m' incamminai verso l'uscita.