Bettazzi   Peano  D'Ovidio      Dini       Segre     Vailati   Castelnuovo   De Finetti   Enriquez   Fadini  Rizzi  Maracchia  Eugeni  Laforgia

La Società Mathesis  è stata fondata a Torino nel 1895. Associazione culturale ONLUS con sede nazionale e territoriali in 59 città italiane.Possono far parte tutti i docenti della Comunità Scolastica ed Universitaria che vorranno liberamente aderirvi per salvaguardare e valorizzare quel grande patrimonio di valori trasmessi dai Fondatori e dalle migliaia di Educatori Soci in un secolo.

Sul finire del XIX secolo, l'Italia appena unificata si presentava come un insieme non omogeneo di culture e tradizioni, caratterizzato da una forte e comune impronta di matrice contadina e pastorale e da evidenti disparità sociali e regionali.

La maggior parte della popolazione non aveva nessun tipo di alfabetizzazione, pochi parlavano la lingua italiana poiché conoscevano solo i dialetti locali e la scolarizzazione riguardava solo le fasce più abbienti della società.

Il governo della neonata nazione dovette quindi affrontare il gravoso problema di fornire un'identità culturale ed un minimo di istruzione pubblica agli italiani, cercando di dare nuova linfa agli organi addetti alla diffusione dell’ istruzione, che fino a questo momento erano costituiti quasi esclusivamente da costosi istituti privati rivolti ai figli dei borghesi.

All’ inizio del 1860, il Ministro della Pubblica Istruzione, il fisico Carlo Matteucci, preso atto della disastrosa situazione delle scuole in Italia, non esitò a denunciare al Senato l’esiguo numero e l'insoddisfacente qualificazione professionale della classe docente dei Licei e Ginnasi statali appena costituiti, dichiarando: "Li abbiamo dovuti prendere dove erano e come erano, il più spesso tra quelli che scrivevano articoli di giornali e che avevano dato prove debolissime di vero sapere". Documento

In questo periodo solo il 25 % degli istituti era statale, fatto che non favoriva certo il progetto governativo di alfabetizazione del Paese. Il corpo docente di tali scuole era costituito da professori laureati ed abilitati all’insegnamento da una selezione effettuata tramite un esame di idoneità al momento dell’unificazione dell’Italia. Il Governo dispose anche la compilazione di manuali didattici che fornissero ausilio all’insegnamento dei docenti e contribuissero contemporaneamente a rendere più rigoroso il loro metodo di trasmissione del sapere, ma, ancora nel 1875 , un concorso per premiare un nuovo libro di testo innovativo che trattasse di algebra, aritmetica e trigonometria piana e per un nuovo trattato di Geometria elementare si concludeva senza alcun vincitore, poiché la commissione esaminatrice (composta da Battaglini, Betti, Cremona e Dini) trovò che nessuno degli undici testi presentati fosse meritevole del premio.

Analizzando alcune relazioni ufficiali, che la Giunta Centrale doveva inviare con scadenza annuale al M.P.I. sui risultati degli esami di licenza liceale, si constata che il livello di preparazione degli alunni presentava notevoli lacune, dovute soprattutto all’insufficiente acculturazione ricevuta prima ancora di accedere agli studi superiori, mentre i professori dimostravano scarsa motivazione ed ancor minore professionalità nello svolgere il proprio ruolo educativo, situazione generalmente comune a tutto il territorio italiano ma con ulteriori, notevoli disparità tra regione e regione . Una relazione sull’anno scolastico 1882/1883, ad esempio, mostra che l’insegnamento della matematica era considerato insufficiente per la grande maggioranza dei Licei, mentre la relazione dell’86/87 indica qualche debole miglioramento.

Le Istituzioni, per cercare di ovviare a questa situazione poco incoraggiante, decisero di "smussare" i programmi scolastici ministeriali per renderli più accessibili alla massa, rendendo anche meno elitari i vari "sbarramenti" del curriculum scolastico: una nuova regolamentazione del 1884 tolse alla licenza liceale l’obbligatorietà della prova scritta di matematica mentre nel 1888 si permise agli studenti di scegliere tra una prova scritta di greco e una di matematica o di un’altra materia scientifica (dopo aver anche ridotto, nelle varie classi, l’orario di insegnamento). Fino a questo momento la matematica costituiva, con l’italiano ed il latino, materia principale negli esami di licenza liceale (era necessario avere ottenuto dieci punti per conseguire la licenza d’onore): dopo il 1894 venne sostituita , per opera del Baccelli, dalla storia e quindi declassata a materia secondaria.

In questo contesto difficile, caratterizzato da grandi mutamenti storico culturali nella società italiana e dalla difficoltà di creare una solida scuola pubblica (che per essere tale sacrificò l’approfondimento, ed il relativo riconoscimento formativo, delle materie considerate di più difficile approccio per lo studente medio, come appunto la matematica ), nel 1895, dietro iniziativa di alcuni lungimiranti professori della scuola secondaria, nacque la Mathesis, alla cui presidenza venne eletto Rodolfo Bettazzi. Il primo appello per la formazione di tale associazione venne lanciato dal direttore della rivista "Periodico di Matematiche", Aurelio Lugli, professore nel Regio Istituto Tecnico "Leonardo da Vinci" di Roma, ed il 16 settembre 1895 si costituì un comitato promotore e si diede stesura allo Statuto della Società. Nel comitato oltre a Lugli, figurano tra gli altri Rodolfo Bettazzi (allievo dell’insigne matematico) Ulisse Dini e Antonio De Zolt. 

In pochi giorni il numero di 70 aderenti, stabilito per la nascita dell’Associazione, venne ampiamente superato: solo nel primo anno di attività si iscrissero 113 soci, di cui ben 110 professori di scuola secondaria.

La Mathesis nacque quindi nell’ambiente della scuola secondaria, anche se già dal primo anno della sua formazione si cercò una collaborazione con l’ambiente matematico universitario, poiché uno degli obiettivi costanti della Mathesis, fin dalla sua nascita , è la preparazione didattica dei futuri insegnanti, curando la loro formazione fin dagli anni universitari, grazie alla continua ricerca di un collegamento fra scuola secondaria ed Università (ricerca in atto ancora oggi) e richiamando l’attenzione dei matematici universitari sull’importanza della didattica.

Rodolfo Bettazzi,   
 ( I° presidente Mathesis, 1896) principale animatore del comitato promotore e fondatore assieme a Lugli, era professore nel Regio Liceo "Cavour" di Torino e guidò con grande passione la neonata Mathesis, la stessa grande passione che ebbe per la matematica.In una riunione affermò: "
Certo, per rendere vivo e gradevole l’insegnamento della matematica, bisogna innanzitutto amarla questa scienza; e non per il pane (ben scarso!) che ci ha dato, bensì per il fascino che ha esercitato su di noi, e per il suo grande, ma troppo sconosciuto valore morale ed educativo, che nella mia vita ho sentito il bisogno di celebrare ogni volta che ho potuto". Vicepresidente era il matematico di chiara fama, Giovanni Frattini, che auspicò di "volgere i progressi della scienza a beneficio della scuola".

La consacrazione definitiva dell’Associazione avvenne durante il primo Congresso, svoltosi a Torino nel 1898 e presieduto da Enrico D’Ovidio (preside della Facoltà di Matematica di Torino), con Giuseppe Peano e Corrado Segre come vicepresidenti.

Con questo Congresso il mondo universitario entrò nell’Associazione: oltre a Giuseppe Peano, Enrico D’Ovidio e Corrado Segre, furono presenti anche altri nomi illustri quali Giuseppe Veronese, Giovanni Vailati, Luigi Berzolari e Vito Volterra. Si discussero temi direttamente legati ai problemi dell’insegnamento, come quello dell’uniformità nel linguaggio e nelle notazioni della matematica elementare e quello degli errori presenti nei libri di testo.

La prima questione dibattuta riguardava un tema particolarmente sentito in quel periodo: il fusionismo, ovvero la convenienza o meno a fondere l’insegnamento della geometria piana con quello della geometria dello spazio.

L’ultima questione dibattuta riguardava un tema sempre attuale: "Modificazioni da introdursi nell’ordinamento degli studi matematici universitari, al fine di ottenere buoni insegnanti secondari".

I risultati ottenuti nel Congresso furono notevoli e la loro eco si dimostrò così incisiva che, subito dopo, l’allora Ministro della P.I. Baccelli diede incarico a D’Ovidio e Bettazzi di riordinare i programmi dei Ginnasi e dei Licei.

L’intervento e l’appoggio degli universitari non fu casuale ma si inquadra in un periodo in cui i matematici, ai vari livelli, cominciarono ad esercitare una pratica forte e complessiva della loro disciplina, proponendosi come modello generalizzabile ad una posizione sociale.

Due tappe particolarmente importanti nel cammino iniziale della Mathesis sono costituite dai Congressi di Padova e Napoli. Durante il Congresso di Padova del 1909, presieduto dall’allora Presidente della Mathesis Francesco Severi , venne proposta la pubblicazione della celebre "Enciclopedia delle matematiche elementari", nota come "Enciclopedia Berzolari" (a Severi oggi è intitolato l’Istituto superiore di alta matematica ).

Un anno dopo, nel 1910, divenne Presidente dell’Associazione Guido Castelnuovo, che ricevette dal Ministro Credaro l’incarico di stilare i nuovi programmi di matematica per i Licei, e, in questa occasione, si introdusse per la prima volta l’analisi.

Al Congresso di Napoli, nel 1921, la partecipazione alla Mathesis fu estesa anche ai fisici. Il periodo che va dal 1919 al 1933, caratterizzato dalla prestigiosa presidenza di Federigo Enriquez, fu quello di massimo splendore dell’Associazione.

Terminata la prima guerra mondiale, infatti, Enriquez spese le sue energie nel rivitalizzare la Mathesis ed il Periodico, tornato ad essere l’organo ufficiale dell’Associazione. Nel 1922 i soci erano quasi 900 e nel 1923 superarono le 1100 unità.

La nascita e la vita della Mathesis sono strettamente collegate alla rivista "Il Periodico", nato nel 1866 ad opera di Davide Besso. Nel suo primo periodo di vita (1886/1918) la rivista si chiamava "Periodico di Matematiche per l’insegnamento secondario" e, sin dal 1899, è stata l’organo ufficiale della Mathesis.

Enriquez la ribattezzò "Periodico di Matematiche: storia - didattica - filosofia" (lo stesso Enriquez nel 1906 fondò la Società Filosofica Italiana , di cui fu Presidente fino al 1913, mentre nel 1907 fu tra i creatori della rivista "Scientia "che condiresse fino al 1915). In ogni fascicolo della rivista vi era una rubrica, gli "Atti della Società Italiana Mathesis", in cui venivano riportati i resoconti dei Congressi e delle riunioni del Consiglio Direttivo, nonché le notizie sulla vita delle varie Sezioni e gli elenchi dei soci. Il 3 novembre 1939, con Decreto Regio n.1810 (pagina 5733) del Re Vittorio Emanuele III, fu abrogato il vecchio statuto della Mathesis ed approvato il nuovo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.290 del 15 Dicembre 1939.

Il suddetto decreto confermava la personalità giuridica della Mathesis, e da allora lo statuto ha subito diverse modifiche: l'ultimo aggiornamento risale al 2 dicembre 1985, approvato da una delegazione di tutte le sezioni nazionali. Venne reso completamente valido il 27 Febbraio 1997, con la registrazione presso l'Ufficio del Registro e la sua trascrizione presso il Tribunale.

Dopo la pubblicazione  del Bollettino del 1941 la Direzione della Mathesis passò da Firenze  (Presidenza Sansone), a Roma (presidenza Amaldi). Nel 1942 fu preparato un bollettino  di cui non si potè fare la pubblicazione. Questo bollettino doveva contenere il resoconto finanziario del 1941, la relazione  sulla riunione della Mathesis durante il Congresso della Società Italiana per il progresso delle scienze nel settembre 1942, una conferenza di Frajese: i dialoghi di Platone e la storia della matematica, una conferenza di Bernardini: alcune considerazioni circa l'insegnamento della fisica nelle scuole medie dell'ordine  Superiore; un articolo di Maccaferri: su un Teorema  di Geometria ; ed il neccrologico di Enea Bortolotti. Negli Atti , primo periodico post-bellico, del 1948 , infatti, furono pubblicati i resoconti finanziari dal 1941  al 1947. 

Il 25 Settembre 1948 a Pisa si riunirono  120 Soci della Mathesis.  Il Presidente nazionale prof. Chisini,  proveniente dalla sezione milanese,  aveva annunciato che l'attività della Mathesis , dopo il periodo bellico ,era stata ripresa  in molte sezioni e bisognava  proporre impegno a colleghi per ricostruire altre sezioni. In tale Assemblea aveva invitato il prof Segrè della sezione di Bologna a riferire   sulle discussioni fatte e le opinioni espresse circa l'ordinamento universitario per la laurea in matematica e in fisica ed i programmi nelle varie scuole,  perchè uno degli argomenti che erano più a cuore della Mathesis era quello dell'insegnamento della matematica e della fisica nelle scuole medie e poichè la sezione di Bologna si era maggiormente occupata di studiare più a fondo tali questioni nelle riunioni del 1946.  Il prof Sansone propose che le conclusioni della sezione di Bologna dovevano essere prese in esame nelle altre sezioni , per pronunciarsi in merito. Ancora in tale Assemblea  il prof Quaglia commentò che era giunto il momento per una  scuola media unificata per ragioni pratiche e sociali.   Il prof Lenzi presentò all'Assemblea un ordine che fu approvato sulla rivalutazione dell'ordinamento scientifico

In una riunione del 22 Aprile 1950 il Presidente di Firenze Prof. Polidori comunica che nel 1949 era stato raggiunto   il numero 750 di Soci  dalla Società Mathesis e 42 dalla sezione fiorentina In tale riunione il Prof Campedelli, socio della Mathesis e componente della Consulta del Centro Didattico  aveva ringraziato il Consiglio Direttivo della Sezione di Firenze per la scelta di trasferire la sede della sezione presso il Centro Diattico. Nella stessa assemblea si esposero riserve sull'ampiezza dei programmi di matematica  e furono esposti i contenuti di un programma minimo ma fatto bene. Inoltre  si auspicò la scissione dell'insegnamento della matematica dalla  fisica

 E’ d’obbligo citare in questo contesto i professori che, dopo Davide Besso, hanno assunto la direzione del Periodico dalla sua nascita ad oggi: Aurelio Lugli, Giulio Lazzeri, Federigo Enriquez, Oscar Chisini, Bruno De Finetti, Angelo Fadini, Bruno Rizzi, Silvio Maracchia.

Così come cambia la sede del Presidente, si sposta conseguentemente la direzione della Mathesis. Prestigiosa la presidenza del bergamasco Oscar Chisini a Milano, di Luigi Brusotti a Pavia, di Eugenio Togliatti a Genova e di Tullio Viola a Torino.

Recente, e ancora viva nella memoria, la presidenza di Bruno De Finetti , noto in ambito scientifico per i contributi dati al calcolo della probabilità. Durante la sua direzione, la Mathesis assunse una posizione radicalmente antitetica rispetto alle istituzioni vigenti: De Finetti criticò ferocemente il meccanicismo di buona parte dell’insegnamento corrente, sottolineando la necessità di rendere intuitiva, interessante, concreta e vivace una materia destinata altrimenti ad apparire ossessiva e noiosa.

Per molti anni la Mathesis e il "Periodico di Matematiche" si sono configurati come poli di attrazione attorno ai quali si è svolta l’attività intellettuale degli insegnanti di matematica fornendo loro la possibilità di intervenire negli ambienti ministeriali per contribuire alla formulazione dei programmi e dei nuovi ordinamenti scolastici.

In particolare, la Mathesis ha combattuto con decisione e con costanza per far sì che l’insegnamento scientifico avesse, per il suo alto valore formativo ed educativo, il ruolo che giustamente gli spetta.

Per il costante impegno profuso nell’attività di rinnovamento dell’insegnamento della matematica, la Mathesis ha avuto numerosi ed autorevoli riconoscimenti, tra i quali quello del grande matematico tedesco Felix Klein che ha avuto un ruolo di primissimo piano nel campo della didattica della matematica (programmi di Erlangen).

Klein, nella sua opera "Elementarmathematik vom hoheren standpunkte" (Matematiche elementari da un punto di vista superiore), del 1908, esaminando lo stato dell’insegnamento della matematica in Italia e citando le proposte di riforma elaborate dalla Mathesis nei suoi primi anni di attività, scrisse: "Questa Società è una testimonianza che nella cerchia degli insegnanti italiani viene rivolto un grande interesse alle idee moderne".

A questo proposito è importante sottolineare come oggi una formazione matematica e, più in generale, scientifica, è richiesta sia dal mondo industriale sia da quello imprenditoriale oltre che, ovviamente, da quello culturale. Senza l’opera dei vari docenti della scuola secondaria, con le loro continue proposte e stimoli, il sistema scolastico italiano certamente non consentirebbe la valorizzazione dei tanti talenti che in seguito si concretizzano nelle varie realtà universitarie e nei centri di ricerca, garantendo una continuità che consenta di servire la scienza per il progresso umano.

La sezione Mathesis di Bergamo nacque  ad un cinquantennio da quelle storiche origini romane, nella primavera del 1956, presso la Borsa Merci, sotto la Presidenza del Professor Ernesto Carletti, assistente a Pavia dell'allora presidente nazionale Brusotti, animatore singolare per le sue capacità culturali, scientifiche e politiche.
Ernesto Carletti fu persona di massimo valore e impegno culturale, se la sezione di Bergamo è stata citata spesso ad esempio anche alle sezioni universitarie per la vivace e multiforme attività svolta, va principalmente ascritto al suo presidente che per più di un decennio si è prodigato con impegno ammirevole nella organizzazione di conferenze, visite, corsi di aggiornamento, scambiando un fitto carteggio con la presidenza nazionale, con vari centri universitari e in particolare con i più illustri docenti di matematica e di fisica dell'Università e del Politecnico di Milano.
Alla Presidenza Carletti hanno seguito le presidenze Giovanni Gilardi, Biagio Lussi, Salerno, Livia Tonolini e Carmelo Campagna.

Nel 1989 il Prof, Bruno Rizzi , presidente nazionale , chiede alla Prof. Galasso Francesca di fondare una nuova sezione in provincia di Bari nella cittadina federiciana di Gioia del Colle. Nel decimo anno  la sezione celebra l'anniversario con un revival dei convivi federiciani  a cui erano invitati illustri uomini di scienze, fra cui Fibonacci.

La sezione di Verbania è stata fondata il 18 Novembre 1993  dal professor Paolo Siviglia 

La Sezione di  Frosinone  è stata fondata nel 1995 dal Prof. Guido Dell'Uomo

Nel Novembre 1999 per iniziativa del  Presidente Prof. Silvio Maracchia  e voluta fortemente dai Proff. Valente Maria Rosa ed Ercole Castagnola è stata fondata la sezione di Gaeta

Il giorno 9 Ottobre 2000 è stata costituita alla presenza del Prof. Franco Eugeni, Presidente Nazionale    la Sezione di Jesi (Marche).

Il 21 Marzo 2001  è stata fondata  dal Prof. Giordano Bruno la sezione Mathesis Sabina di Rieti. con l'intenzionalità di essere un punto di riferimento per tutti coloro che insegnano e praticano la matematica e d a causa dell'esigenza di una reale formazione in questo campo , tanto  necessaria in quanto tale disciplina è sempre più presente in tutte le attività umane. 

ll  20 luglio 2002 è stata costituita la sezione di Anzio-Nettuno presso l'I.T.C."E.Loi" di Nettuno dal Prof Trotta Alberto.

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