Le trasformazioni dell'isola di Alosi

racconto ideato da alunni di 1 media della Scuola Media "Massari" di Bari

 

Questo racconto fantastico ha inizio nella città di Nairi , nel cuore della regione di Oceantide.

Qui un virus sconosciuto e letale sta decimando la popolazione, gli abitanti dei paesi vicini  vivono nel terrore di essere contagiati, parecchi di loro,infatti, decidono di fuggire.

Intando a Portopelago, a circa trenta km dalla città colpita, tre esploratori cercano di scoprire la natura del virus.

Arnold, è un giovane alto, muscoloso ed atletico, biondo con occhi celesti,

Arturo è il contrario di Arnold  per aspetto fisico, magro, piuttosto basso, apparentemente fragile, bruno con occhi neri molto profondi.

Asten è una loro amica che ama indossare jeans ed ha sempre un cappello sotto cui nasconde bellissimi riccioli d'oro.

Loro hanno sempre amato le avventure rischiose ed, anche di fronte a pericoli insormontabili, non si sono mai tirati indietro.

Un giorno essi si recano in biblioteca, come fanno di solito, per soddisfare la loro curiosità.

La signora De Librettis, vecchia impiegata, suggerisce loro di consultare un antico diario dell'archeologo inglese Arpelius.

I tre iniziano a leggere con entusiasmo le pagine di questo diario, scritte in un codice sconosciuto.

L' unico a decifrare quei caratteri strani è Arnold.

Egli scopre che solo sull' isola di Alosi sperduta nel mare di Oren, esistono piante preistoriche, da cui si estraevano antidoti,

pensa, quindi, che potrebbe esserci la pianta, che fornirebbe l'antidoto al terribile virus.

Lo comunica ai suoi amici, che si chiedono come raggiungere questa isola.

I tre si ricordano di avere avuto due anni prima come ricompensa da un capo tribù,da loro aiutato in passato, una statuetta: un cavallo alato in avorio, ricoperto di polvere dorata. Nel regalargliela il vecchio capo indiano aveva detto: conservatelo gelosamente, perché sarà per voi di grande aiuto nei momenti più difficili. Basterà sollevarla fra le mani e rivolgersi alla luna piena, pronunciando queste parole: "eralos onroig di blu anul icatuia ut". Si entusiasmano molto i tre amici e decidono di servirsi della magia di questo strano oggetto.

Aspettano la prima notte di plenilunio e con aria misteriosa la tirano fuori da una botola pronunciando le parole fatali.

All'improvviso la notte viene sconvolta da un vento impetuoso e da fulmini accecanti, Arnold, Arturo ed Asten  sono paralizzati dallo stupore, quando da uno di quei fulmini appare, un cavallo alato,  un bellissimo esemplare bianco dalla criniera argentata, con un lungo corno sulla fronte e portentose ali piumate. Esso, lasciando i tre amici ancora più sbigottiti, pronuncia queste parole: non abbiate paura io vi porterò sull'isola che cercate, utilizzate il mio corno come bussola, ma fate anche tesoro della vostra intelligenza.

Foto delle pagine del libro tridimensionale costruito per illustrare il racconto
 

Finestra, scala e cespuglio tridimensionale- esterno della biblioteca

Interno tridimensionale della biblioteca

Combinazione di movimenti : traslazione e rotazione del cavallo

Tridimensionalità , prospettiva e tuffo del protagonista

 

 

Questo racconto è stato scritto  dagli alunni di 1 F della Scuola Media Massari al termine dell'anno scolastico 1997, per produrre un libro animato, quale documento di valutazione di laboratorio interdisciplinare di scienze matematiche e di italiano a cura delle  Prof. Diana Marilena e Francesca Galasso.  Il tema" le trasformazioni geometriche " è stato utilizzato per costruire i modellenei modelli  costruzione dei libri animati .