MEMORIE DI UN VIAGGIO INDIMENTICABILE
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tardi è arrivato l'atteso momento di alloggiare nell'albergo più volte
nominato durante il viaggio. In questo albergo, singolare, così diverso
da quelli già visti, abitati e vissuti in Italia, fino alle tre del
mattino la macchina della vita di gruppo e dell'amicizia ha continuato ad
animare la nuova, appena nata, piccola comunità di ragazzi e l' ha portata
a sentirsi in uno stato di felicità e coinvolgimento.
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Abitudini "ragazzesche", ore
"piccole" ci hanno accompagnato in uno stato di stanchezza
provvisoria durante la mattinata del secondo giorno di viaggio. Occhi
chiusi e mezzi chiusi tra le ultime file di quello splendido
"cinema" mobile, dove amicizia e fratellanza continuavano ad
andare in scena per poter sbancare i botteghini. Innsbruck. Avevo sempre
immaginato i paesi austriaci come Innsbruck. Sapete anche voi quando il
nostro cervello cerca di immaginare i luoghi non ancora visitati, per
poter fantasticare e vedersi all'interno di quell'ambiente. Case piccole
dai mille fregi e dalle mille espressioni di un'architettura nuova,
straniera. La casa dal tetto d'oro, il nostro punto d'incontro per una
romantica meta, è stata preceduta dal vagabondaggio per le stradine della
tranquilla città ancora tutta da esplorare in una splendida domenica
mattina. Tra i vari particolari sfuggiti avidamente alla mia memoria,
ricordo, invece, un portale dalla quale entravano ed uscivano numerose
persone. Il nostro piccolo sottogruppo, fu richiamato dalla curiosità ad
entrare. Si aprì quindi uno splendido spettacolo di colori appartenenti
alle divise indossate da una banda di sonatori austriaci perfettamente
ordinati su una gradinata e agli indimenticabili fiori che circondavano
quello stesso palco. Dopo pochi, interminabili minuti, gli strumenti hanno
iniziato a prendere fiato e ad abbandonare alle nostre orecchie quel ritmo
da valzer viennese.Quale fortuna assistere ad un consueto concerto
domenicale prima di mezzogiorno.Il tutto era reso ancor più suggestivo
dalla vicinanza del caffè che prendeva il nome dalla tradizionale torta
viennese, la "Sacker"
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